Tetsuo
Il film manifesto del body horror giapponese firmato Shinya Tsukamoto arriva per la prima volta nelle sale italiane.
Una storia di carne e di metallo, d’amore e d’odio con una tecnologia che è già fantasma di sé stessa.
Un film indipendente e sperimentale, sfrenato e incendiario, dove sono la musica e la potenza delle immagini le assolute protagoniste.
Un sogno sui limiti del nostro corpo.
Un corpo sui limiti del nostro sogno.
Un racconto cyberpunk in cui la metamorfosi umana diventa un grido rivoluzionario, raccogliendo la visionarietà di David Cronenberg, rendendola atomica e facendola deflagrare in un cinema fatto di schegge impazzite i cui graffi più profondi arrivano fino al recente The Substance.
Tetsuo segna l’inizio della carriera di Shinya Tsukamoto a livello internazionale – anche grazie alla vittoria al Fantafestival di Roma nel 1989 – dando inizio a una serie di film capaci di esplorare la fisicità e il dolore in modo completamente nuovo.
Tetsuo II
Taniguchi Tomoo, sposato con Kana e padre di un bambino, è stato adottato quando aveva 8 anni e non ha mantenuto alcun ricordo di quanto accadutogli prima di quell'età. La sua vita cambia nell'arco di due giorni, in cui una banda di criminali sconvolge la sua esistenza, dapprima iniettandogli un misterioso siero, subito dopo rapendogli il figlio. Il bambino viene ucciso sotto i suoi occhi e Taniguchi, assalito da una collera che non aveva mai provato fino a quel momento, subisce una metamorfosi fisica che tramuta parte del suo corpo in un'arma da fuoco micidiale.
A Snake of June
In una città immersa in piogge incessanti, Rinko, una donna intrappolata in un matrimonio soffocante, riceve foto compromettenti da un misterioso ricattatore. Questo evento la costringe a confrontarsi con i suoi desideri repressi, portandola a liberarsi dei suoi tabù emotivi e fisici.
Tsukamoto esplora i confini tra voyeurismo, umiliazione e autodeterminazione, offrendo un ritratto inquietante e suggestivo dell’alienazione moderna e della ricerca di autenticità in una società opprimente.
La vita da grandi
Irene vive la sua vita a Roma, quando sua madre le chiede di tornare per qualche giorno a Rimini, la città dove è nata e dalla quale è fuggita, per prendersi cura del fratello maggiore autistico, Omar. Una volta insieme, Irene scopre che Omar ha le idee chiarissime sul suo futuro: non ha nessuna intenzione di vivere con lei quando i loro genitori non ci saranno più ed è pronto a tutto per realizzare i sogni della sua vita: vuole sposarsi, vuole fare tre figli perché 3 é il numero perfetto e vuole diventare un cantante rap famoso. Ma perché tutte queste cose accadano, Omar deve prima di tutto diventare autonomo. Con Irene inizia così un tenero e toccante corso intensivo per diventare "adulto". Nella loro casa piena di ricordi, Irene e Omar affrontano insieme paure e speranze e scoprono che per crescere, a volte, bisogna essere in due.
Queer
È il 1950. William Lee è un americano sulla soglia dei quaranta espatriato a Città del Messico. Passa le sue giornate quasi del tutto da solo, se si escludono le poche relazioni con gli altri membri della piccola comunità americana. L’incontro con Eugene Allerton, un giovane studente appena arrivato in città, lo illude per la prima volta della possibilità di stabilire finalmente una connessione intima con qualcuno.
Cure
Una prostituta viene trovata morta nella stanza di un hotel a ore con una profonda incisione a forma di X sul collo: nonostante l'omicida venga subito rinvenuto sul posto, il caso si presenta complesso per la polizia poiché altri due recenti omicidi presentavano lo stesso modus operandi, ovvero un assassino in stato confusionale, nessun movente e il taglio a X. L'integerrimo detective Ken'ichi Takabe, che ha assunto il compito di indagare su quest'incomprensibile serie di delitti, giunge alla conclusione, desunta grazie alla collaborazione dello psicologo Shin Sakuma, che gli assassini hanno agito sotto stato d'ipnosi. Seguono, poco tempo dopo, altri due omicidi; gli assassini sono, come per i casi precedenti, persone vicine alla vittima, il marito in un caso e un collega agente di polizia nel secondo.
Paternal leave
Sola, arrabbiata e in cerca di risposte, una ragazza tedesca decide di intraprendere un viaggio nella riviera romagnola per incontrare il padre biologico che non ha mai conosciuto. Il loro primo incontro è un turbinio di emozioni, carico di domande irrisolte, desiderio di appartenenza e tensioni accumulate nel tempo.
Prodotto da The Match Factory&Wildside, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Vision Distribution, Rai Cinema e Sky.