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Ryosuke Yoshii (Masaki Suda) lavora in una piccola fabbrica e guadagna soldi come rivenditore con lo pseudonimo di Ratel. Commercia dispositivi medici, borse, statuette… Compra a basso prezzo, vende a caro prezzo: questo è tutto. Muraoka (Masataka Kubota), un compagno di classe dei tempi dell’istituto tecnico che ha insegnato a Yoshii i trucchi della rivendita, lo avvicina con una proposta potenzialmente redditizia, ma lui la rifiuta per continuare a dedicarsi a questa attività, di dubbia moralità ma redditizia. Per Yoshii, infatti, l’unica cosa che conta è arricchirsi. Tanto che arriva a rifiutare una promozione dal suo datore di lavoro, Takimoto (Yoshiyoshi Arakawa), mettendo fine ai suoi tre anni di lavoro e dimettendosi all’istante. Affitta una casa in riva al lago fuori città per scopi sia abitativi che lavorativi e inizia una nuova vita con la sua ragazza, Akiko (Kotone Furukawa). Con l’aiuto di Sano (Daiken Okudaira), un giovane del posto assunto come aiutante, la sua attività di vendita sembra andare a gonfie vele, finché non iniziano a verificarsi intorno a lui incidenti inquietanti. Veicoli sospetti che si aggirano nelle vicinanze, una finestra rotta, ombre che si aggirano e presenze maligne online. Un vortice di negatività che lo porterà alla distruzione.
Sotto le foglie
La premurosa nonna Michelle (Hélène Vincent) vive la sua tranquilla pensione in un piccolo villaggio della Borgogna, vicino alla migliore amica Marie-Claude (Josiane Balasko). Michelle non vede l’ora di trascorrere le vacanze con il nipote Lucas, ma quando sua figlia Valérie (Ludivine Sagnier) e Lucas arrivano a casa le cose iniziano a prendere una strana piega e nulla sembra andare per il verso giusto: Valérie mangia dei funghi velenosi raccolti da Michelle e il ritorno di Vincent (Pierre Lottin), il figlio di Marie-Claude appena uscito di prigione, sembra sconvolgere ulteriormente gli equilibri…
Ho visto un RE
Nel 1936, mentre l’Italia si inebria della vittoria in Etiopia, un evento eccezionale sconvolge la placida routine di una piccola città della provincia italiana: un Principe africano catturato e tenuto prigioniero in una voliera nel giardino del Podestà attira gli sguardi increduli degli abitanti. Solo per Emilio non è un selvaggio esotico da guardare con sospetto o curiosità, ma è Sandokan, e sarà il suo eroe. Quella del piccolo Emilio e del Ras etiope è una storia realmente accaduta.
Ritrovarsi a Tokyo
Ogni giorno Jay percorre Tokyo in lungo e in largo a bordo del suo taxi, sperando di ritrovare sua figlia Lily. Il matrimonio con una donna giapponese è naufragato anni prima, ma in Giappone la legge non prevede l’affido congiunto: l’unica possibilità che ha Jay di rivedere la figlia è incontrarla per caso in una grande metropoli. Quando ha perso ormai le speranze e sta per tornare in Francia, il destino sembra finalmente offrirgli un’occasione straordinaria...
Una Figlia
Pietro è un uomo di mezza età con un grande dolore alle spalle: la morte di sua moglie che lo ha lasciato solo con la loro figlia. Non ha avuto tempo per il dolore perché ha dovuto occuparsi di lei crescendola con amore e dedizione in un rapporto esclusivo, totalizzante, in cui uno curava le ferite dell’altro attraverso le proprie. Quando, dopo qualche anno, proverà a rifarsi una vita con una nuova compagna, non tutto andrà come sognato: la reazione di sua figlia sarà esplosiva e Pietro sarà messo a dura prova. Si ritroverà a lottare tra rabbia e istinto paterno: quanto le può perdonare? Quanto è più forte l’amore della ragione?
Hokage - Ombra di fuoco
è il film più maturo di Tsukamoto. Lontano dagli sperimentalismi dei suoi primi film, tratteggia una narrazione intrisa di umanità, capace di cogliere dettagli e riflessioni adatti a ogni tipo di pubblico. La vendetta e il sacrificio, l’accettazione e la disperazione sono temi che si intrecciano davanti alla necessità dei protagonisti di affrontare un mondo nuovo, tutto da riscrivere.
Un microcosmo di tormento e riflessione, forte di una messa in scena essenziale quanto spietata.
Un film capace di raccontare la guerra senza metterla in (bella) mostra, fatto di contrasti e di piccoli momenti che accompagnano un ristretto gruppo di personaggi alla ricerca di identità e di rivalsa in un mondo in cenere, un intrecciarsi di vie per la sopravvivenza che l’autore affronta con personalissima sensibilità.
Un cinema minimale ma dall’indiscutibile forza visiva scolpito dai contrasti tra luce e buio che, per scavare negli animi e nel dolore dei suoi protagonisti, parte dai corpi e dai più piccoli gesti, attraverso un racconto puramente per immagini, capaci di unire equilibrio e sperimentazione.
Tempo d'attesa
un documentario intenso e profondo che esplora il significato della maternità oggi, in un mondo dove ogni giorno il ruolo della donna e il suo immaginario stanno cambiando. E lo fa attraverso le voci di un gruppo di donne che si riuniscono sotto l’ombra di una magnolia nel cuore di un parco di Napoli, insieme a Teresa, un’ostetrica dall’esperienza profonda e dallo sguardo accogliente, per riflettere sul cambiamento che stanno vivendo.
Nel parco del Bosco di Capodimonte, le future madri si incontrano per condividere pensieri, dubbi ed emozioni, accompagnate da Teresa, un’ostetrica esperta e accogliente. Tempo d’Attesa racconta il loro percorso di trasformazione, intrecciando momenti di vita collettivi e intimi, fino alla nascita dei loro bambini. Un viaggio che diventa una riflessione profonda sulla condizione femminile e sulla necessità di ridefinire il ruolo della madre e di donna nella società contemporanea.
“Quando ho scoperto di essere incinta, mi sembrava che tutti avessero un’opinione su cosa fosse giusto fare. – racconta la regista Claudia Brignone – Mi sono chiesta se ci potesse essere un altro modo, più personale, per affrontare questo cambiamento e soprattutto se potevo condividerlo con altre donne. Il film vuole essere una riflessione su cosa significhi oggi diventare madri e sul bisogno di ridefinirci come donne.”
Dreams
Una studentessa, Johanne, è sempre più emotivamente legata ad una sua insegnate di scuola che le apre le porte della sua casa e ascolta con premure le sue domande i suoi pensieri. Affidati ad un diario personale gli scritti intimi di Johanne sul suo primo amore creano attriti all'interno della sua famiglia, spingendo sua madre e sua nonna a riconsiderare le proprie realtà e i propri sogni, innescando un vivace dibattito tra donne.
100 di questi anni
L’Istituto Luce, una delle più antiche e importanti istituzioni cinematografiche pubbliche del mondo, con uno dei più ricchi e preziosi archivi di immagini e memorie, festeggia il suo centesimo compleanno affidando ai protagonisti della commedia italiana contemporanea la realizzazione di un film a episodi.
Ripercorrendo i classici filoni della commedia all’italiana, i cortometraggi riutilizzano le iconiche immagini di repertorio del secolo scorso per creare un racconto inedito e sorprendente. Truffe e superstizioni, amori e tradimenti, musica, storia del cinema italiano, sono solo alcuni dei temi toccati dal film. Le immagini trovano così una nuova dimensione nella celebrazione del passato e del presente del cinema italiano, e delle nostre vite.
A different man
Edward, aspirante attore, si sottopone a un intervento medico radicale per trasformare drasticamente il suo aspetto. Ma il suo nuovo volto da sogno si trasforma rapidamente in un incubo, perché perde il ruolo che era nato per interpretare e diventa ossessionato dal desiderio di recuperare ciò che è stato perso.